Terra Fragile: trailer del documentario di Fabrizio Zanotti sul cibo come intimo punto di contatto tra uomo e natura
Dal 12 aprile al cinema il documentario Terra fragile, pellicola indipendente di Fabrizio Zanotti, uno spaccato del patrimonio agricolo, della pastorizia e dell’enogastronomia dell’intero territorio nazionale.
Dal 12 aprile al cinema arriva il documentario Terra fragile, pellicola indipendente di Fabrizio Zanotti che esplora il cibo come intimo punto di contatto tra l’uomo e la natura. “Terra fragile” è il racconto di un viaggio che in circa 7 anni ha attraversato l’Italia. Un’opera forte e sincera per dare voce, in modo autentico, a persone e comunità legate al mondo del cibo. Uno spaccato del patrimonio agricolo, della pastorizia e dell’enogastronomia dell’intero territorio nazionale.
La prima del film si terrà venerdì 12 aprile 2024, alle ore 20.30 presso il Cinema Giardino a Breno (BS) a ingresso libero.
Terra fragile – Il tema del film
I 60 minuti di documentario portano in scena solo il 30% del girato, frutto di una selezione incisiva. Ne risulta un racconto corale che stimola riflessioni profonde. Il regista ha scelto di realizzare il documentario senza una sceneggiatura predefinita, mantenendo un approccio realistico. Nasce così un continuo susseguirsi di incontri che fanno emergere temi come lo sfruttamento dei lavoratori agricoli, l’impoverimento del suolo, la contrapposizione tra metodi agricoli industriali e realtà agricole di piccole dimensioni, senza trascurare l’importanza della biodiversità. “Terra Fragile” non fornisce soluzioni precostituite, ma invita lo spettatore a riflettere e a sviluppare una propria opinione personale. Il documentario si conclude con un messaggio di speranza, infondendo fiducia nella capacità dell’uomo di trovare un equilibrio con la natura.
Terra fragile – Il trailer ufficiale
Terra fragile – Festival e premi
Ultimato nel 2023 dopo una lunga gestazione, “Terra Fragile” sta riscuotendo un successo significativo anche nei festival internazionali di cinema indipendente. Al film è stato infatti attribuito il titolo di Award Winner allo Hong Kong Indie Film Festival e al Berlin Indie Film Festival. Si è classificato come semifinalista al prestigioso European Cinematography AWARDS (ECA), e al Madrid Arthouse Film Festival. Ha inoltre raggiunto i quarti di finale al Vancouver International Movie Awards. “Terra Fragile è stato premiato anche durante l’edizione del 2022 di “Segni in corto”, in Valle Camonica, dove ha conseguito il primo posto nella categoria Documentari con un estratto di 20 minuti dal film, che abbiamo ora il piacere di presentare in versione integrale.
La prima del film (programma della serata)
La serata – a ingresso libero e gratuito – non si limiterà alla proiezione della pellicola, ma sarà preceduta da un altro evento e seguita da un momento di confronto. Questo il programma completo:
ore 18.30 – presso la Cooperativa Sociale K-Pax a Breno
Presentazione del fascicolo “Ricettario d’autore”, della Rete “Coltivare paesaggi resilienti”
A seguire, apericena con piatti realizzati – traendo spunto dal “Ricettario d’autore” – dall’Agriturismo Cà Noa di Saviore dell’Adamello e dall’Agriturismo Prestello di Prestine. Contributo apericena: 7 euro.
Ore 20.30 – presso la sala del Cinema Giardino a Breno, con ingresso libero
Proiezione prima nazionale del film documentario “Terra Fragile” di Fabrizio Zanotti
La sala sarà aperta dalle ore 20.00 per prendere posto. Al termine della proiezione è previsto un dibattito con l’autore.
L’evento è organizzato dall’Associazione Bio-Distretto di Valle Camonica e dall’Associazione Borgo degli Artisti, con il patrocinio della Comunità Montana di Valle Camonica e del Comune di Breno e con la collaborazione di: Condotta Slow Food di Valle Camonica, Cooperativa Sociale K-PAX, Valcamonica BIO, Coltivare Paesaggi Resilienti.
Per il Bio-Distretto di Vallecamonica e l’Associazione Borgo degli Artisti è stato da subito naturale sposare l’iniziativa, creando così i presupposti per una prima nazionale ben contestualizzata. L’Associazione Borgo degli Artisti aveva già avuto occasione di conoscere il modus operandi di Fabrizio Zanotti dalla sua partecipazione alla rassegna “Segni in corto”, apprezzandone il taglio artistico e la sincerità nell’approccio documentaristico. Il Bio-Distretto di Vallecamonica lavora da sempre a sostegno di un territorio camuno il cui sviluppo tenga conto della tutela dell’ambiente e delle sue peculiarità. L’agricoltura e l’allevamento di montagna stanno diventando un’occasione preziosa di reinvenzione del paesaggio e un’opportunità di sviluppo sostenibile e di sperimentazione agronomica. Tutti, in questa filiera – traendo spunto anche dalle riflessioni che la pellicola esorta a porsi – siamo chiamati a trasformare le cucine di case e ristoranti in veri e propri laboratori in cui antichi ingredienti vengono trasformati in modi sempre nuovi. Rispettando le fragilità del territorio ed esaltandone le ricchezze.
Note del regista
Ho incontrato persone fantastiche creando rapporti di autentica amicizia, una connessione profonda. Ne ho conosciute a decine, tra agricoltori, ambientalisti, operatori turistici, cuochi e pescatori. Molte di queste forse non le vedrò più, ma tutte hanno lasciato un segno e in qualche modo mi hanno cambiato ed arricchito. È stata un’esperienza di vita che mi accompagnerà per sempre…Ho dormito un po’ ovunque… anche in auto su terreni confiscati alle mafie e gestiti da cooperative e associazioni. Ho passato notti nei laboratori di fornai che utilizzano farine prodotte da piccoli agricoltori. Sono stato più giorni nella Masseria Boncuri di Nardò dove ho conosciuto i braccianti che hanno vissuto e che ancora oggi vivono in prima persona il fenomeno del caporalato. Ho visitato ghetti. Ho visitato industrie di trasformazione e grandi mulini del sud Italia, incontrando ricercatori come Salvatore Ceccarelli, Giovanni Dinelli e Stefano Benedettelli. Nel documentario ho voluto inserire frammenti di questi incontri, cercando di dare un senso profondo alla mia esperienza. [Fabrizio Zanotti]
Fabrizio Zanotti – Note biografiche
Fabrizio Zanotti nasce a Darfo Boario Terme il 16 novembre 1974. Dopo una formazione come grafico pubblicitario, a fine anni Novanta fa le sue prime esperienze nel mondo della produzione video a TeleBoario. Nei primi anni 2000 lavora come videomaker, realizzando servizi per TG delle TV nazionali, tra cui SkyTg24. Nel 2005 inizia a lavorare come direttore di produzione, assistente alla regia e regista per produzioni RAI. In particolare, come assistente alla regia collabora con il noto regista televisivo Gino Landi. Numerose le collaborazioni con TV nazionali, con oltre 200 servizi creati come videomaker per le reti Mediaset.
Nel 2008 realizza “L’Orizzonte del Mare”, un documentario sul mondo della psichiatria in Italia, che verrà distribuito in circuiti universitari e all’interno di importanti eventi (come il MAT di Modena); ancora oggi è utilizzato per creare dibattito e confronto. Negli ultimi dieci anni Fabrizio ha realizzato numerosi contenuti, documentari brevi, per la valorizzazione e promozione del patrimonio immateriale delle aree rurali alpine, tra cui il documentario “Lo Pan Ner il pane delle Alpi”. Nel 2021 realizza inoltre il documentario “Il Cibo delle Alpi”, presentato in occasione del festival Segni in Corto in Valle Camonica, conseguendo il primo premio. E’ del 2023 la collaborazione come regista al cortometraggio “ITALIANI”, condotto da Don Corazzina. Nel 2024 inizia l’attività di preproduzione del documentario “L’Orizzonte del Mare Due”.
Nel 2023 termina il documentario “Terra Fragile”, che riscuote un successo significativo nei festival internazionali di cinema indipendente. Al film è stato infatti attribuito il titolo di Award Winner all’Hong Kong Indie Film Festival e al Berlin Indie Film Festival. Si è classificato come semifinalista al prestigioso European Cinematography AWARDS (ECA), e al Madrid Arthouse Film Festival. Ha inoltre raggiunto i quarti di finale al Vancouver International Movie Awards.